lunedì 21 marzo 2011

La Pace Amerikana...in Libia

LUNGA VITA AL COLONNELLO

Con questo articolo non vogliamo compiere nessun tipo di opera biografica , troppi compiono opere di quel genere . E' un genere letterario che abbonda in periodi in cui si crede che un personaggio storico stia per essere deposto , in troppi hanno pensato e sperato in una fine repentina del colonnello Gheddafi. Noi abbiamo un altro pensiero , in quanto italiani e nazionalisti ripudiamo il pensiero del colonnello sull'Italia . La colonizzaizone della Libia da parte dell'Italia non è stata come in Palestina da parte dell'entità sionista , ci siamo distinti per un impegno teso a rendere una terra aspra e desertica in un luogo italiano degno di poter essere vissuto degnamente da tutti i suoi abitanti italiani coloni e nativi.
Le nostre colonie non sono state di tipo britanniche ovvero tese allo sfruttamento del suolo per l'arricchimento della terra metropolitana , l'Italia nel suo impero ha costruito opere , strade tutto per il bene dell'impero e di tutti . La propaganda libica quindi la trovo rivoltante e retorica , la situazione attuale però merita una riflessione . Dopo l'amministrazione nordamericana targata Bush è arrivato il volto politicamente corretto di Obama , il nuovo corso avrebbe dovuto garantire una multilateralità nella politica estera tesa al dialogo con tutti gli stati interessanti in ogni controversia o questione .
Le " rivoluzioni " nordafricane dimostrano il contrario , se in passato il destino manifesto americano veniva esportato a suon di bombe intelligenti l'amministrazione Obama ha una nuova strategia . L'unilateralismo di Bush è fuori moda come ho detto quindi si preferisce dare il via rivoluzioni giovanili telecomandate e guidate dai nordamericani , l'obiettivo è sempre il medesimo creare tramite democrazie guidate nuovi alleati e cambiare i vecchi alleati come ad esempio Mubarak in quanto non più affidabili . Mubarak e Ben alì , alleati di Washington , sono amici nordamericani ma non abbastanza solerti nell'appoggiare le politiche servili liberiste tese a donare ulteriori fondi alla finanza mondiale . E' quasi commuovente per la semplicità del ragionamento il comportamento dei vecchi sovrani , alleati ma spinti comunque dall'assicurare con politiche protezioniste e con forti sussidi statali un minimo di sussistenza a dei popoli in perenne affanno . Erano comunque aperti alla penetrazione economica e strategica nordamericana ma ripeto non abbastanza , meglio quindi sovvertire il vecchio sistema e trovare nei neo laureati e nelle nuove generazioni cresciute grazie alla propaganda mediatica delle televisioni dei nuovi sudditi utilizzabili come nuova classe politica . Insomma cambia la giunta nordamericana ma l'obiettivo è il medesimo e non cambierà mai alla faccia dei democratici nostrani che hanno a suo tempo identifica in Obama il vento del cambiamento .
L'Europa preoccupa Washington , quindi meglio cambiare i vertici dei paesi mediterranei confinanti e se possibile invaderla ulteriormente di masse di nuovi sudditi del grande capitale finanziario ; nuovi sudditi che di fronte al miraggio di un benessere fittizzio andranno ad ingrossare le fila di nuovi criminali o di un integralismo pseudo islamico straccione ed ignorante in una moschea situato in uno dei dei tanti box europei . Grazie Obama , grazie nordamericani , grazie ancora! In Libia la realtà è diversa , si era millantata la tenacia e la grande vittoria delle forze avverse al nemico Gheddafi e un'alba di democrazia e di miseria finanziaria per la Libia . Il vento sembra girare in un'altra direzione , le truppe del colonnnello riprendono le posizioni perdute e sembra che marcino alla volta delle città perse della Cirenaica , il consenso sembra intatto quindi sembra che se fosse per i libici nulla cambierà . Noi preferiamo una Libia in mano di un vecchio colonnello retorico ed antiitaliano ma fortemente anti-imperialista piuttosto che una Libia democratico finanziaria .
In una situazione come l'attuale pare che però i nordamericani stiano preparando l'ennesima guerra , l'ennesima guerra per il petrolio . L'ennesima grande strage terrorista aerea ( Serbia e Gorla docet ) , l'ennesimo dolore per le popolazioni locali , l'ennesimo sbarco di nuove icone da adorare portate dall'America . In uno scenario del genere non possiamo che augurare al colonnello la vittoria sui ribelli e in caso di guerra di resistere con onore fino alla liberazione dagli invasori ; ciò che vorremmo si capisse è che non tutte le rivoluzioni portano a migliorare le condizioni dei popoli ed al medesimo tempo vorremmo si sapesse che non tutti gli italiani appoggiano le politiche atlantiste .
Caro colonnello noi siamo quegli italiani vinti ed umiliati per primi dalle politiche atlantiste , l'occidente che lei condanna è una creazione voluta dai nordamericani ed è la forma statuale in cui è caduta anche l'Italia .
Noi non siamo nè filoccidentali nè occidentali in toto siamo europei vinti , resista colonnello e faccia in modo che la Libia non diventi mai appendice dell'occidente .

Erich

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